Il gusto della re-interpretazione casuale |
Re-interpretarmi anche, se possibile.
Stamattina avevo la testa vuota: cercavo qualcosa da perdere tipo le chiavi di casa, perché quando perdo le cose mi vengono sempre in mente idee geniali. Non so se le due cose sono collegabili in qualche modo, però il mio cervello, quando deve sforzarsi per rimettere insieme eventi in maniera sequenziale per giungere ad una soluzione, attua la modalità rifiuto e fà in modo che io possa pensare a tutt'altro.
E vengono fuori le ottime idee.
Stamattina ho cercato in tutti i modi di perdere le chiavi, però sfortunatamente erano lì, appese vicino alla porta d'ingresso ed io sono rimasta a corto di pensieri geniali fino alle 10.
Poi d'un tratto, mentre ero in ufficio, il Mac ha cercato di mettermi in difficoltà ed ho fortunatamente smarrito un documento Word che avevo appena finito di scrivere.
Maledizione! E ora come faccio?
Ho cominciato a ragionare sul modo più veloce per ritrovare il mio file e... un'idea sublime è affiorata. Un'idea per un claim, sottile ed impalpabile proprio come la desideravo.
Ho aperto l'ennesimo documento di Word ed ho cominciato a metter giù l'inconsistenza sublime della mia idea.
Il mio cervello è un calcolatore degno di lode però a furia di re-interpretare i miei pensieri finirò per perdere qualcosa di davvero importante o di ritrovarmi i ladri in casa.
Mmm...
Forse dovrei passare dalla rivisitazione casuale dei miei pensieri alla rivisitazione ragionata.
Devo solo cercare di capire il loro punto di congiunzione.
Ah!!! Prima della pausa pranzo ho persino ritrovato il documento smarrito.
Ottima giornata, non c'è che dire.